Castelfranco di Sopra
Castello Franco è una “terra nuova” fiorentina fondata dalla Repubblica alla fine del XIII secolo quale avamposto per controllare militarmente la zona e favorire i commerci con il Valdarno. Per popolare questa parte di contado, Firenze affrancò dalle tasse per dieci anni chiunque avesse scelto di trasferirvisi. Oltre che “franco”, il castello era detto “di Sopra” perché situato a monte di Firenze.
Come quasi tutte le altre “terre nuove”, Castelfranco di Sopra ha un impianto urbano composto con rigore geometrico: vie ortogonali e piazza centrale sulla quale si affacciavano gli edifici del potere come il palazzo del podestà e la chiesa di San Pietro, oggi scomparsa. I lotti hanno misure multiple del braccio fiorentino e man mano che ci si allontana dal centro, i palazzi hanno altezze degradanti e le strade larghezza minore. A disegnare la città sarebbe stato fu l’architetto Arnolfo di Cambio, e si vede come l’impronta fiorentina sia ancora visibile, non solo nel tracciato urbano ma anche in alcune abitazioni del primo tratto della via Maestra, risalenti al periodo della fondazione della terra nuova e in tutto simili alle case a schiera del centro storico di Firenze.