Dalla prospettiva del passeggero e del conducente:
Quali storie si possono raccontare/ascoltare?
Si tratta di storie di vita, raccontate in prima persona. La storia può nascere da uno o più episodi della vita di chi racconta riconosciuti come emblematici nella costruzione della propria identità. Non si tratta di una performance o di teatro di narrazione ma di un racconto spontaneo basato su un semplice canovaccio.
I passeggeri potranno essere supportati nella messa a punto della propria storia per individuare una struttura narrativa che comprenda un inizio, uno sviluppo e una conclusione e con un tempo di narrazione che corrisponda ai parametri del tempo del passaggio. Questa preparazione avviene tramite colloqui individuali seguendo la tecnica delle interviste narrative oppure con percorsi di gruppo laboratoriali offerti periodicamente dall’associazione.
Come scelgo quale storia raccontare/ascoltare?
Alcuni elementi possono guidare i conducenti nella scelta delle storie a cui vogliono offrire un passaggio: il punto della “strada” dove si trovano, il “pollice” e la “valigia”con cui vengono contrassegnate sulla mappa.
Il criterio con il quale il passeggero sceglie e adotta questi simboli sarà parte integrante del processo di elaborazione della storia da parte del suo autore.
Non si tratta di un processo di invenzione nel senso di creazione fantasiosa, ma piuttosto di una rielaborazione del proprio vissuto personale in chiave narrativa.
I nostri passeggeri saranno identificabili solo attraverso il loro pollice collocato sulla mappa. Sarà loro scelta rendere o meno noto il proprio nome durante o dopo l’incontro.
Quanto dura il “passaggio”? (racconto/ascolto)
Il tempo del racconto corrisponde alla durata del passaggio scelto. Ogni passaggio dura circa mezz’ora e può includere una parte più o meno lunga di dialogo, con domande che emergeranno dall’ascolto attivo della storia.
Un “conducente” può decidere, nel corso della stessa sessione, di ascoltare una o più storie, offrendo passaggi a più persone.
I passeggeri metteranno a disposizione minimo due, massimo quattro passaggi consecutivi.
Siamo in due e vorremmo raccontare/ascoltare una storia insieme, possiamo chiedere/offrire un passaggio?
Le storie possono essere raccontate da uno o due protagonisti della storia che chiederanno un passaggio per raccontare la propria storia insieme.
Allo stesso modo chi decide di offrire un passaggio può farlo anche in accordo con una persona (un terzo passeggero in caso di minorenni).
Il numero di massimo di “passeggeri a bordo”, sarà comunque 4.
Come potrò sapere quando e dove raccontare/ascoltare la storia?
Nel caso di eventi in presenza ci muoveremo in uno spazio fisico circoscritto che verrà metaforicamente riportato in una mappa messa a disposizione dei partecipanti. Ogni passeggero aspetterà con la propria valigia e con il pollice alzato in un punto prestabilito, in attesa di essere intercettato dal conducente che avrà deciso di ascoltare la sua storia.
Nel caso di eventi virtuali le offerte di autostop verranno prenotate sulla mappa, visibile sul nostro sito. Qui i passeggeri metteranno in evidenza, oltre a un breve abstract della loro storia, le proposte di orario in cui è richiesto il passaggio. Gli abbinamenti tra passeggeri e conducenti vengono coordinati e gestiti dall’Associazione attraverso la fornitura di una “automobile” virtuale in cui potrà avvenire la connessione.
Il conducente prenota i suoi passaggi attraverso la compilazione di un modulo che sarà fornito in avvio dell’evento o qualche giorno prima, via mail.
Quanti passaggi posso chiedere/offrire?
Questa esperienza di ascolto, seppur mantenendo l’intimità del racconto, è resa possibile dalla intermediazione dell’Associazione che fornisce una mappa virtuale in cui, per ciascun passeggero, sarà visibile un breve abstract della storia e indicazioni relative al luogo e al giorno in cui richiede un passaggio. Nello stesso evento potranno essere disponibili in media 8/10 passaggi, in 3/4 fasce orarie diverse. I conducenti possono comporre il loro itinerario decidendo di ospitare passeggeri diversi in diverse fasce orarie.
Ogni passeggero può offrire da due a quattro disponibilità.
E una volta finito il passaggio, cosa succede?a
Dare un passaggio può essere un’esperienza unica e sorprendente. Potreste decidere di rendere questa un’esperienza ricorrente che arricchisca periodicamente la tua vita di storie nuove e diverse. In ogni caso dare un passaggio non ti vincola a darne altri, può anche rimanere un’avventura una tantum.
Incoraggiamo tutti gli conducenti a comunicare un feedback sull’organizzazione dell’evento e sull’impatto che ha avuto l’ascolto della storia nella propria vita.
Le storie resteranno visibili sulla mappa fino a che il passeggero lo deciderà, rendendosi disponibile per le giornate in cui vuole partecipare all’iniziativa. Per alcuni periodi il passeggero potrà decidere di essere “inattivo” cioè non essere alla ricerca di un passaggio; Sconfinando registrerà eventuali offerte di passaggi e la comunicherà al passeggero qualora voglia accettare il passaggio in un altro momento.